Sogno ed intuizione, tra dimensione estetica e cambiamento catastrofico
Se per Bion, quando arriva il momento in cui l’analista è pronto a formulare un’interpretazione, il lavoro è già stato fatto, Ogden aggiunge che “il lavoro è stato già fatto nel senso che analista e paziente sono già stati trasformati dall’esperienza di intuire congiuntamente la realtà inquietante con cui sono diventati una cosa sola, realtà psichica precedentemente impensabile che cambia sia il paziente sia l’analista. L’interpretazione è superflua”. La rêverie, il sogno della veglia, è l’esperienza clinica paradigmatica dell’intuizione della realtà psichica. (Ogden 2016) .
Relatore: Ruby Mariela Mejia Maza
Socia Associata SIPP, Didatta IIPG
Chair : Anna Lisa Curti
Socia Associata Sipp, Segretaria Sezione Em.-Romagna/Marche
Evento gratuito, aperto a psicologi, psicoterapeuti e medici previa iscrizione alla piattaforma ZOOM