Trent'anni di formazione. Un albero sempre verde, Rosa Romano Toscani
La SIPP
si è costituita a Roma il 13 novembre 1980.
Con Decreto Ministeriale del 31/12/93 la S.I.P.P.
è stata legalmente riconosciuta quale
Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica
Inserita presso il Ministero della Salute
nell’elenco delle società scientifiche e
associazioni tecnico-scientifiche
delle professioni sanitarie
(DM 2.8.2017 e Art. 5 L. 8.3.2017, n. 24)
E’ inserita nel registro delle persone giuridiche
Nel 1991 la S.I.P.P. ha partecipato a Londra alla costituzione della
European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy in the Public Sector (E.F.P.P.)
È attualmente una delle Associazioni componenti il settore
"Psicoterapia Psicoanalitica Individuale Adulti"
dei Soci Italiani della E.F.P.P.
Dal 1994 pubblica la rivista semestrale "Psicoterapia Psicoanalitica"
TRENT’ANNI DI FORMAZIONE
Un albero sempre verde
L’immagine della S.I.P.P. che viene proiettata rappresenta il biglietto da visita della nostra Società che racchiude il passato, il presente e l’avvenire ricco di promesse depositate nei giovani Psicoterapeuti Psicoanalitici che rappresentano la nostra linfa vitale.
Spero che ripercorrere insieme questi trenta anni dalla fondazione del nostro e del vostro Istituto di Formazione, (con il riconoscimento del Ministero dell’Università e della Ricerca MUR avvenuto con Decreto Ministeriale il 31.12.1993), non vi risulti noioso, ma vi permetta di comprendere il grande lavoro fatto per essere arrivati all’oggi, a questo livello di alta Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica.
Nel mio articolo Alla ricerca dei ricordi mai perduti (Psicoterapia Psicoanalitica n.1, 2015) ricordavo il quadro di Magritte La perspectiva amorosa (1935) quell’albero, dicevo, che simbolicamente si stagliava su una porta, aprendola su un paesaggio ricco di promesse e che era diventato la copertina del primo numero della Rivista (n. 0/1994). Un albero sempre vivo che vede un mare in lontananza, una casa comune che è stata costruita con passione, servizio, professionalità e responsabilità da tutti noi.
Magritte La perspectiva amorosa (1935)
Non è semplice ridare alla memoria il giusto “ordine del tempo”, prendendo a prestito il titolo del saggio di Carlo Rovelli, da cui Liliana Cavani ha tratto un film.
I trent’anni che celebriamo fanno parte di un percorso molto articolato, - alcuni di noi avrebbero molti più anni da festeggiare -, perché la Storia dell’Istituto di Formazione si è sempre intrecciata e differenziata con la Storia della vita societaria della SIPP.
La poesia di Borges, “Fine d’anno” (Fervore di Buenos Aires, 1923), ci dice che un attimo finisce e un altro inizia.
L’intangibilità del tempo è il cuore della vita, un enigma. Ma nonostante ciò qualcosa può rimanere, immutata, senza tempo. Esiste allora un’identità che non cambia. “Tutto scorre”, ci ricorda Eraclito (VI sec. aC ).
Trenta anni sono diversi dall’oggi, ma possono anche essere uguali. Lo spirito innovativo della SIPP resiste al tempo.
Affermava il filosofo austriaco Karl Popper nel suo libro “Il futuro è aperto” (1989), scritto con Konrad Lorenz: ”… quello che noi facciamo e faremo dipende dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte”.
Èd è infatti, a tutti voi che vogliamo affidare questo “futuro aperto”.
Non è sempre facile ricostruire il “paradigma indiziario” (Carlo Ginzburg, Miti, emblemi, spie: morfologia e storia, 1986), decodificare la domanda di intervento psicologico (Renzo Carli, Circolo del Cedro, 1992).
Ciò richiede una Formazione particolarmente sofisticata, che parta soprattutto dalla conoscenza dei propri meccanismi consci e inconsci per allargarsi alla formulazione di ipotesi, di inferenze, per le quali un’interpretazione prende forma, di dubbi, che rappresentano il motore della conoscenza, di intuizioni e di studi teorici e clinici.
Vorrei mettere in evidenza quanto sia importante sviluppare la capacità osservativa, allenarsi a sapere come e cosa osservare, andare oltre il limite del conosciuto cercando quell’equilibrio tra ciò che conosciamo e ciò che non conosciamo. Le Neuroscienze ci portano a pensare alla complessità del nostro cervello, a immaginarlo come a una sorta di caleidoscopio dove gli oggetti, senza renderci conto sono archiviati. Conoscere significa organizzare percezioni, sensazioni, emozioni. La nostra realtà interna é molto più ricca di ciò che crediamo. Spesso possiamo sentirci confusi, ma accade spesso che ritroviamo risonanze interne e riusciamo a guardare in modo nuovo ciò che prima non sapevamo.
La Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica mira a rendere la conoscenza meno frammentata, a trovare connessioni, ad aprire sistemi chiusi, a dialogare con noi stessi e con il mondo esterno, ad arricchire il nostro pensiero, a cambiare punti di vista secondo un’ottica in evoluzione.
Anni 1968-1970
Riavvolgiamo la pellicola del tempo e partiamo dal triennio 1968-70, nel quale come affermava Elisabetta Gherardini (Relazione 1989) “In tutto il mondo c’è una spinta incontenibile al rinnovamento, che si esprime nei modi e nei luoghi più svariati da Berkley a Parigi, da Praga al Cile.”
Fu questa spinta innovativa la cifra, che caratterizzò la fondazione della SIPP e che ancora oggi rappresenta la natura della nostra Società, dalla quale partirono i Soci Fondatori, facendo in modo che la Psicoanalisi, - bene posseduto dalla SPI e da nessuno altro -, diventasse patrimonio comune di Formazione per una pratica clinica.
La crisi di quegli anni mise in moto una maggiore richiesta di terapia e soprattutto un forte desiderio di Formazione. Per chi lavorava nei Servizi Socio Sanitari, che si andavano costituendo, la Psicoanalisi ortodossa non rispondeva sufficientemente alle esigenze dei terapeuti e dei pazienti.
Desideriamo, quindi, fornire memorie che resistano al tempo e all’oblio, soprattutto che possano essere riagganciate al presente e che costituiscano un bagaglio di conoscenze, sinapsi resistenti in un processo di consolidamento.
Le emozioni che vorremmo trasmettere rappresentano un ruolo importante nel ripristino dei ricordi.
Ritornando a eventi positivi, a un “Bias positivo” proviamo forti emozioni e questo ci permette di progettare il futuro in un clima di positività, per risolvere problemi, per non smettere mai di imparare, per rinnovarsi, per scardinare vecchi preconcetti, per creare una “memoria collettiva” che connota il “Chi siamo” con il “Chi eravamo” e con il “Chi saremo”.
Anni 1970-1978
Dagli anni 70, anno in cui si era aperta la Laurea in Psicologia, fino agli anni 78, la Formazione era dominio dei singoli psicoterapeuti, che, avendo alle spalle un’analisi personale con didatti SPI e, frequentavano Neuropsichiatria infantile, Lo Spazio, il Pollaiolo, l’Universitá Cattolica, avevano fame di una Formazione seria e approfondita, che pure rimanendo ancorata ai principi fondamentali freudiani, si evolvesse in una pratica clinica non vincolata a schemi di pensiero tradizionali.
Anni 1978-1980
Nel campo della Psicoanalisi, la Psicoterapia Psicoanalitica fu sentita in alcuni ambiti come un attacco all’ortodossia psicoanalitica che si era chiusa in confini poco vicini alle istanze culturali e attuali del tempo.
Come molti cambiamenti e innovazioni, anche la costituzione della SIPP ha avuto bisogno di un lungo periodo di elaborazione, riflessione, approfondimenti prima di costituirsi nella forma che oggi sperimentiamo. Nel 1980 venne alla luce il primo Statuto, composto da dieci articoli e il Regolamento, i cui tre articoli definivano l’ammissione dei Soci e le modalità di elezione del Presidente, del Comitato Esecutivo.
Da allora la SIPP, sempre nello spirito di revisione continua e di aggiornamento, ha sempre ricollocato lo Statuto e il Regolamento, secondo le norme assembleari, adattandole alle necessità del tempo.
Non possiamo “quindi” non ricordare i precursori, coloro che potremmo chiamare i “Pionieri”, i quali con rigore scientifico, passione, entusiasmo, nel bisogno di raggiungere una seria identità hanno portato avanti il pensiero di Freud e dei post-freudiani attraverso una lunga gestazione e una maturazione lenta e progressiva per acquisire un sapere teorico-clinico innovativo e pieno di rilievo.
Sempre Elisabetta Gherardini, (Notiziario interno SIPP n. 0 del 28/10/1989) metteva in luce che la costituzione della SIPP: “ė stata una vera novità nel mondo psicoanalitico italiano”.
Ci sembra, quindi, necessario pensare, in primis, a Piero Bellanova, didatta della SPI, che aveva intuito l’importanza di una Psicoanalisi che andasse incontro alle necessità dei pazienti e che non fosse arroccata in principi sterili, privilegiando il costituirsi di Associazioni sul modello degli Istituti Tavistok di Londra o dello psicoanalista, musicologo, filosofo polacco Heinrich Racker a Buenos Aires.
Piero Bellanova
Come forse tutti sapete, ma forse meno gli Allievi, Bellanova faceva supervisioni a due Associazioni di professionisti, Psicoterapeuti di formazione Psicoanalitica P.F.P. (21.2.1978) e Centro Studi di Psicoterapia Psicoanalitica C.S.P.P. (2.2.1980), che lavoravano sia negli studi privati che nei Servizi Socio-sanitari e desideravano introdurre la Psicoanalisi in tali settori, iniziando a portare gli adattamenti più consoni. I gruppi che afferivano nel suo studio erano condotti da Elisabetta Gherardini e Marysa Gino.
Marysa Gino Maria
Elisabetta Gherardini
La Formazione nella nostra Società e quindi dell’Istituto di Formazione è stata preceduta da un lungo dibattito come si può evidenziare dagli articoli pubblicati nella nostra rivista Psicoterapia Psicoanalitica da Filippo D’Asaro, La SIPP, frammenti di storia (Rivista Psicoterapia Psicoanalitica n. 2 Luglio Dicembre 2014)
Filippo D’Asaro
da Luigi Scoppola, primo Presidente, “SIPP. Schegge e scintille di storia: nascita e ricerca di senso” (Rivista Psicoterapia Psicoanalitica n. 1 Gennaio Giugno 2015)
Luigi Scoppola
e nel Fascicolo All’origine. Testimonianze di storia della SIPP. (Quaderno n. 3/2019 della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica curato da Gianluca Biggio e dalla sottoscritta), che ha voluto offrire agli Allievi una sintesi agevole sulla Storia delle Origini, e sulla organizzazione della SIPP, raccogliendo articoli e non sovrapponendosi alla Rivista.
In quegli anni molte persone iniziavano ad aggiungersi alle iniziative che venivano prese dai così detti “pionieri”.
Parlare, quindi, di preistoria, significa ricordare soltanto alcuni dei primi seminari tenuti negli studi dei didatti SPI, Bellanova, Ferretti, Canestri, Sollini, De Lauro, Merendino, Gaddini, Argentieri, Matte Blanco, Ferrari, ecc.. e presso l’Istituto Italiano di Medicina Sociale, sotto la Presidenza del Prof. Alessandro Beretta Anguissola,
Alessandro Beretta Anguissola
con la presenza di altre scuole con indirizzi di formazione diversi.
La preistoria dagli anni 78 a quelli 80 può essere paragonata ad un apprendistato, a una bottega d’Arte nella quale gli artisti apprendono il mestiere – Michelangelo e Leonardo da Verrocchio, Donatello dal Ghiberti, Tiziano da Gentile Bellini, per citarne alcuni – così i soci fondatori si preparavano nella loro Formazione a costituire il futuro della Società.
Tra le varie iniziative menzioniamo la nascita nel 1979 del “Notiziario”, curato da Guglielmo Capogrossi uno strumento interno per dare voce alle attività scientifiche.
Guglielmo Capogrossi
Partendo da questa che potremmo chiamare “autoformazione”, - le cui peculiarità risiedevano nell’analisi personale, nella partecipazione ai seminari e nelle supervisioni, - potremmo considerare questo inizio come il primo Istituto di Formazione “informale” a cui dagli anni 80 in poi aderiranno e si aggiungeranno molti professionisti che furono considerati “Soci Aderenti” e che parteciparono in modo continuativo alla vita societaria, i cui requisiti si rivolgevano ad un’analisi personale di almeno 500 ore, due Supervisioni con un minimo di 150 ore e la partecipazione a tre anni di seminari.
Anni 1980-1990
La costituzione della Società che ha visto l’unione delle due Associazioni ha dato avvio ad una Formazione, non solo formale ma strutturata con un piano di studi articolato, fruibile non solo per i Soci Fondatori ma anche per chi, avendo conosciuto la nostra Società, desiderava appartenerne.
All’inizio, al numero ristretto dei Soci Fondatori, si aggiungono 28 professionisti e nel 1982 iniziano i primi Corsi regolari.
Nel 1985 viene stipulata la Convenzione, ancora in vigore, con l’Università “La Sapienza” di Roma per lo svolgimento di Corsi di Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica, della durata di 4 anni e ogni allievo viene seguito da un Tutor personale, ossia da un Socio Fondatore con Funzioni di Training, oggi sostituito dal Tutor di classe.
Nasce così la Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica e la declinazione formale della SIPP, con lo Statuto che prevede diverse qualifiche (Soci Ordinari, Associati, Onorari), l’Assemblea, il Comitato Esecutivo, la Commissione Scientifica e quella di Training.
La selezione, frutto di grandi riflessioni, i cui criteri sono sempre stati oggetto negli anni a venire di puntuali aggiornamenti e che allora, come oggi, prevedeva tre colloqui con Soci Ordinari o Ordinari con Funzioni di Training e la successiva valutazione collegiale, permetteva l’accesso a psicologi e medici che avevano già effettuato una analisi personale da almeno quattro anni, che lavoravano in studi privati o nelle Istituzioni e avevano maturato diverse Supervisioni.
La SIPP non aveva ancora una propria sede.
Antonio De Rosa nella prefazione al fascicolo ricorda: “Tutto il gruppo di allievi, numeroso, si trasferiva da uno studio all’altro dei nostri docenti tra risate… con dibattiti molto ricchi e coinvolgenti”.
Io ospitavo nel mio studio i seminari del prof. Nino Dazzi e il comitato esecutivo.
Come afferma, però, Cettina Auteri “Anche prima della Costituzione ufficiale della SIPP il lavoro degli psicoterapeuti di formazione analitica era svolto senza oscillazioni di identità sul solco degli insegnamenti ricevuti” (Forum, Fascicolo, ibidem)
Nel 1981 vengono istituite le Sezioni Locali che si trasformeranno in seguito nelle attuali Sezioni regionali.
I due schemi che vedete:
rappresentano il primo piano di studi dell’’Istituto di Formazione, ancora non riconosciuto, le materie, i docenti sia interni che esterni. Lo studio su Freud e sui post-freudiani occupa gran parte della Formazione, ma l’attenzione posta sulla “Relazione analitica” e sulle sue implicazioni cliniche e teoriche risulta essere la costante sulla quale si é spesa gran parte della riflessione scientifica della SIPP.
Come avete modo di osservare le persone che chiedevano una Formazione seria e articolata provenivano da tutto il nostro paese.
Siamo negli anni 87/88, ma gli incontri scientifici societari avevano avuto inizio sin dall’istituzione della Società.
Ricordo, non senza emozione, il primo “Incontro residenziale di Firenze” nel giugno 1982 e a seguire nel 1983 a Venezia.
Ci tengo a precisare che la Società è sempre stata attenta alla “Formazione permanente” dei Soci, offrendo anche agli Allievi altre voci e altri stimoli nel campo della Psicoterapia Psicoanalitica.
Infatti furono invitati illustri esponenti internazionali e nazionali a corredo delle comuni attività seminariali.
Sotto la mia segreteria abbiamo visto la presenza di Anna Alvarez, di Christopher Bollas, di René Kaës e in seguito furono invitati a cura di altri colleghi Otto Kernberg, Nancy Mc Williams, Martin Luis Cabrè, Francisco Palacio Espasa, Stefano Bolognini, solo per citarne alcuni.
Nel frattempo la SIPP stava organizzando il suo assetto interno sgravando la Segreteria della centralità di molte funzioni con la creazione nel 1985 delle Commissione di Training e Commissione Scientifica.
Anni 1990-1996
Una lunga strada era stata percorsa. Ciò che era stato messo a maggese aveva dato i suoi frutti. L’albero, ben saldo nelle sue radici, stava dando la sua messe.
Nel 1991 la SIPP ha la prima sede in via Novara, cui seguiranno quella di viale Bruno Buozzi e l’attuale di via Po.
Era un agosto caldissimo, quando come segretario mi sono occupata di trovare un luogo fisico dove finalmente potere rendere visibile la nostra Società, potersi riunire e organizzare in modo più stabile la Formazione, che riscuoteva sempre più adesioni.
Assieme a Paolo Benvenuti - dovremmo festeggiare i trentadue anni che ci supporta (o sopporta ? ) - spostata la segreteria dal mio studio (1989) a via Novara, iniziamo le pratiche al Ministero per il riconoscimento, che avviene in prima battuta, risultando la nostra Società la prima Scuola di Formazione per adulti in Psicoterapia Psicoanalitica.
Nel 1992, nella sezione adulti, il prestigio della SIPP cresce con l’adesione alla Federazione Europea di Psicoterapia Psicoanalitica nel Settore pubblico (EFPP).
Nel novembre del 1993 viene finalmente fondato l’Istituto di Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica.
Una lunga e onerosa pratica.
La Formazione deve rispettare le direttive del Ministero, anche se gli adattamenti della SIPP allargano l’orizzonte formativo, includendo come prima e unica Società, che si occupa di Psicoterapia Psicoanalitica per adulti, la Baby Observation.
Nel 1998 con il DM 509/1998 viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Regolamento Ministeriale al quale le scuole sono tenute ad adeguarsi e ad aderire.
L’insegnamento teorico prevedeva un'ampia parte di psicologia generale, di psicologia dello sviluppo, di psicopatologia e diagnostica clinica nonché la presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici, l'approfondimento specifico dell'indirizzo metodologico e teorico-culturale seguito dall'istituto. Si riferiva ad una formazione coerente al tipo di indirizzo psicoterapeutico adottato dall'istituto, a specifici momenti formativi, alla supervisione delle psicoterapie attuate dagli allievi durante l'addestramento, al tirocinio documentando le esperienze in strutture pubbliche o private accreditate, al fine di verificare l'efficacia dell'indirizzo metodologico e teorico-culturale seguito dall'istituto.
Infine, si rivolgeva alla Formazione teorica considerando l'ordinamento didattico dell'istituto in relazione al modello formativo seguito.
Gli insegnamenti impartiti durante il corso, in numero non inferiore a quindici, venivano individuati dal Consiglio dei docenti con riferimento alle aree disciplinari.
La Formazione in Psicoterapia Psicoanalitica, come potete notare da questo lungo excursus, ha richiesto e richiede tutt’ora continue e sempre più aggiornate verifiche sui parametri formativi.
Possiamo, quindi, sostenere con orgoglio che lo specifico della SIPP è stato - ed è quello - di muoversi secondo “l’ordine del tempo”, mantenendo vivo lo spirito innovativo delle origini.
Per la prima volta la nostra Società è tenuta ad inviare una relazione Consuntiva dell’anno accademico appena concluso e una relazione Programmatica relativa al prossimo.
Nel 1993 con il riconoscimento ottenuto, la SIPP inizia a sottoscrivere a livello nazionale diverse convenzioni con strutture pubbliche e/o private accreditate che accoglieranno i nostri specializzandi avviando così l’esperienza dei tirocini istituzionali. Ad oggi abbiamo circa 82 convenzioni attive su tutto il territorio nazionale.
Anche L’Istituto di Formazione affina il suo ordinamento, viene, così, realizzato il Libretto personale dell’allievo che registra la partecipazione all’attività seminariale, l’istituzione del primo Collegio dei Docenti (maggio 1993) composto dai docenti della sede di Roma al quale seguiranno quelli di Milano e Catania (2002).
Era già messo in cantiere il numero zero della Rivista Psicoterapia Psicoanalitica che uscirà con il suo primo numero a gennaio del 1994.
Sede, Rivista, EFPP erano le condizioni imprescindibili per potere ottenere il riconoscimento dal MIUR della Scuola di Formazione.
Il “training impossibile” di cui parla nel suo saggio Emanuel Berman (2019) era diventato possibile e la Formazione una necessaria opportunità, un germoglio da coltivare e fare evolvere.
Ciò che ci è sempre importato ricercare nella Formazione è l’allargamento del campo comunicativo tra terapeuta e paziente, e riprendo a tal proposito le parole di Speziale Bagliacca, (2010), “Non basta solo sapere, bisogna sapere usare il sapere”.
Ritornando alla nostra storia da quegli anni la strada è in salita.
Nel 1995 viene istituita la Commissione Associazione (1995), con lo scopo di studiare l’adesione alla Società, i cui criteri di partecipazione saranno sempre oggetto di revisioni.
Nel 1996 viene fondato il primo Consultorio, che oggi è diventato, secondo gli auspici di D’Asaro, un Centro Clinico.
Anni 1997-2004
In questi anni, rimanendo la sede di Roma il luogo unificante delle attività societarie e formative, viene ratificato il decentramento dell’Istituto di Formazione.
Nell’anno accademico 1997/1998 viene aperto l’incarico dell’insegnamento anche agli Associati della nostra Società per equipararli a quelli della SPI, che avevano preso i primi insegnamenti, infatti i primi Diplomi di Specializzazione erano stati rilasciati fin dal lontano 16 ottobre 1998.
Ad oggi si sono diplomati presso la nostra scuola 391 specializzandi, molti dei quali si sono successivamente Associati.
Nel 2000 la Commissione di Training da avvio al Vademecum, uno strumento di Informazione dedicato ad allievi e docenti che verrà aggiornato periodicamente.
La Sede di Milano che aveva avviato il suo primo anno di Corso (1997/1998) viene riconosciuta dal MUR (2002 ) anche se ancora non dispone di una sede ufficiale, seguita da Catania (2003-2004).
Data la complessità che l’Istituto di Formazione ha raggiunto si ritiene necessario creare uno strumento unificante. Nel 2003-2004 viene realizzato dalla sottoscritta il cosiddetto “librone”, che contiene il calendario operativo delle sedi di Roma, Milano, Catania, la presentazione del Corpo Docente, i programmi dei Corsi, il prospetto dei Corsi, l’elenco dei Supervisori, il vademecum dell’Istituto di Formazione, la distribuzione geografica degli allievi. Inoltre vengono allegati il modulo per la compilazione delle supervisioni e per la domanda di diploma.
Nondimeno, rimanendo la figura del Presidente come il garante Responsabile dell’Istituto di Formazione, si istituisce l’importante figura del Coordinatore di Sede.
Anni 2005-2010
Come avete modo di osservare il cammino in salita continua.
Nel 2006 si istituisce la Commissione Funzione di Training con lo scopo di studiare i criteri formativi per accedere ad un insegnamento altamente specializzato.
Nel 2007 segue la costituzione della Commissione Formazione, organo importante che segue la Formazione dei Docenti e degli Allievi.
Gli anni 2006/2007 vedono realizzato dal MIUR in collaborazione con il CINECA il Progetto di una piattaforma che informatizza le relazioni che le Scuole erano tenute a spedire in cartaceo.
Il sistema, denominato (SSPWEB) Sistema di gestione delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia, è un Sistema web-based di gestione delle relazioni annuali delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia. Questo sistema consente ad oltre 250 scuole italiane autorizzate dal Ministero di registrare su un database dati anagrafici sugli allievi e sui docenti, sull’offerta formativa, dettagli sulla didattica e sui tirocini. Il sistema viene aperto per la raccolta dati tra febbraio e marzo di ogni anno con accesso riservato al MUR e alle Scuole per mezzo di credenziali per l’esecuzione delle procedure di attivazione di nuova rilevazione e archiviazione dati, il supporto tecnico all’Ufficio, il supporto help desk telefonico e via e-mail agli Utenti delle scuole, gli interventi di manutenzione correttiva, il coordinamento di attività e di partecipazione alle riunioni con il Comitato Tecnico e Scientifico e l’Analisi dati, report e Consulenze
All’anno 2007 risale la nascita del “Questionario” come strumento di valutazione degli allievi del corpo docente.
Nell’ottobre 2009 vengono istituite le “Giornata di inaugurazione” dell’anno accademico, che vedono riuniti docenti, specializzandi delle tre sedi e sono aperte a soci, diplomati e allievi in attesa diploma.
Anni 2011-2020
Nel 2019 viene avviato dal MUR con la collaborazione del CINECA il nuovo sistema informatico denominato GISSP, gestione delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia. Anche questo sistema consentirà di gestire le pratiche amministrative inerenti le scuole di specializzazione ed il relativo iter procedurale, con l'obiettivo di dematerializzare la documentazione e velocizzare il rilascio dei pareri richiesti alla Commissione Tecnico Consultiva.
Non possiamo non sottolineare un importane avvenimento, che mette in evidenza l’attenzione che la SIPP ha sempre rivolto agli Allievi e alla loro Formazione rendendoli protagonisti del proprio cammino scientifico.
Nel 2015 viene istituito “L’incontro scientifico: Dalla parte degli allievi”, e in questa sede ricordiamo Luisa Perrone che ne è stata l’ideatrice.
Luisa Perrone
Nel 2017 si realizza la “Carta dei Diritti e dei Doveri degli specializzandi”.
Nel 2019, sotto la presidenza di Antonio De Rosa e di tutto il CE, entra in vigore un nuovo Regolamento che offre la possibilità ai nostri diplomati di presentare domanda e sostenere un colloquio con la Commissione Associazione e fare parte della nostra grande famiglia.
Abbiamo pensato assieme a Paolo Benvenuti, che ringrazio infinitamente, di raccogliere il prospetto dei Corsi dagli anni 1987 fino ai giorni nostri, che potrete consultare.
L’immagine che vedete impressa rappresenta “Il tempo opportuno”. Le ali ai suoi piedi e lo sguardo rivolto al futuro, una metafora e un augurio rivolto a voi Allievi per contribuire alla crescita della SIPP.
L’albero ha dato i suoi frutti, nuovi fiori e nuove foglie lo attendono.
A seguire vi mostreremo alcune foto per mostrare il senso di comunità che ha caratterizzato e caratterizza la nostra Società.
Possiamo, quindi, affermare che l’Istituto di Formazione rappresenta uno dei luoghi più accreditati a livello nazionale ed europeo, e i cambiamenti nel tempo ne hanno costituito la sua realizzazione.
In un mondo in cui domina la globalizzazione, l’interconnessione, che se da un lato può offrire scambi e stimoli, dall’altro lato crea una dispersione che si traduce in uno smarrimento (Bollas, 2018) che rende l’essere umano fragile e disorientato.
La SIPP si offre come Formazione, nella quale, ”Le speranze per il nostro futuro non vengono da un pò di tecnologia o di PiL in più. Vengono da più conoscenza, più consapevolezza, più responsabilità individuale”. (Rovelli, Lo sapevo qui, sopra il fiume Hao, 2023).
Anni 2021-2024
In questi ultimi tre anni, a causa della pandemia la SIPP si è dovuta adeguare alle nuove necessità sanitarie mantenendo comunque il senso di comunità, assicurando le normali attività dell’Istituto di Formazione e quelle Scientifiche e riflettendo e ricontestualizzando l’insegnamento che per necessità si realizzava in modalità on line.
La Società inoltre vede la sua partecipazione al Servizio di Ascolto Psicologico del Ministero della Salute offrendo gratuitamente interventi psicoterapeutici e ottenendo un importante numero di richieste di colloqui telefonici.
Ritornando alla metafora iniziale, sebbene la situazione fosse molto critica, l’albero è rimasto vivo e ha mantenuto verdi le sue radici.
Desidero concludere con un augurio, riprendendo le parole di Nietzsche, in “Così parlò Zarathustra”, riferendosi alla figura del Maestro: “Voi non v’eravate ancora cercati: e mi trovaste. Così fanno tutti i credenti: perciò la fede vale ben poco. Ora vi chiedo di perdere me e di cercare voi: e soltanto allorché mi avrete tutti rinnegato, tornerò a voi. In verità, fratelli miei, con altri occhi cercherò allora quelli che ho smarrito; vi amerò di altro amore”.
Spero di essere riuscita con questo breve excursus di trasmettervi il senso e il valore che la Formazione della SIPP si impegna di offrire ai suoi Allievi attraverso le voci dei più importati autori psicoanalitici nel confronto continuo con i propri Analisti, i Docenti, i Supervisori, i Colleghi per riprendere la metafora winnicottiana dell’orchestra nella quale ognuno possa essere in grado di suonare nel modo più consono a se stesso la propria partitura.
Rosa Romano Toscani
Roma, 19 gennaio 2024